Vergine

dicembre 12, 2018



Qualche tempo fa stavo parlando di verginità con mia cugina, una persona intelligente forse solo un po' ingenua.
Lei ha detto alcune cose che mi hanno fatto riflettere: "Ti ricordi quando lui mi ha tolto la verginità?", "Per me perdere la verginità è stato..."
Ho provato ad iniziare la conversazione con mia cugina su un tema che ora affronterò qui, perché con lei non c'è stato verso di capirci. Troppi romanzi rosa e serie tv adolescenziali.

Io non sono più vergine da anni ma non ho mai perso la mia verginità, né tanto meno qualcuno se l'è presa, e men che meno me l'hanno tolta. 

La verginità è una condizione di chi non ha avuto un rapporto sessuale completo. Fine. 
Descrivendo la prima volta in cui ho fatto sesso non mi verrebbe mai da dire che il ragazzo con cui ho sperimentato questa nuova attività mi abbia tolto qualcosa. Non mi sembra che mi sia mai stato sottratto nulla, un pezzetto di imene si sarà rotto, certo, ma non vedo assolutamente questo strappo fisico di un pezzo di carne come una metafora in cui sono stata privata di una parte preziosa di me. 
Ma che stronzate sono. 
Quando ho smesso di essere vergine, quando ho deciso in piena coscienza e autonomia di voler provare qualcosa di nuovo non ho perso niente di niente, ho solo guadagnato. 

Il ragazzo con cui ho scelto di fare sesso per la prima volta non si è portato via nulla di me, nemmeno quel famoso imene che si rompe. Come avrebbe potuto, mi chiedo. Anche il sangue sul lenzuolo era mio e non è mai diventato una proprietà di chi fisicamente mi ha aperto una ferita. Vagina mia, sangue mio, decisione mia. 
Le persone con cui ho avuto rapporti sessuali, sia stata la prima volta o la centesima,  non mi hanno tolto nulla perché non c'è nulla da togliere. 

Si toglie qualcosa quanto avviene uno stupro. In questi casi, frequenti, di brutalità vengono sottratte alla vittima diritti e proprietà, come l'umanità, l'autodeterminazione e la libertà, giusto per fare degli esempi. Questi atti, gli stupri, sono violenze e non hanno nulla in comune con le esperienze sessuali che ho avuto io.

Io non sono stata una vittima di qualcuno che ha preso la mia verginità, io sono stata una persona libera di esercitare la propria volontà e di fare le proprie scelte.

Mi sembra fuori luogo e del tutto improprio parlare di verginità in termini di qualcosa che viene in qualsiasi occasione, sia una scelta consensuale sia una violenza, tolto, strappato via o perso. 
Estirpiamo i luoghi comuni maschilisti e patriarcali dal nostro vocabolario, le parole hanno un peso, sono macigni, non le si può usare a casaccio. 

Ludo. 


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11 commenti

  1. Mi sento assolutamente d'accordo con te.
    Anche io non ho perso nulla, semmai ho concesso qualcosa ed ho preso qualcos'altro. Un libero scambio. Voluto, desiderato, scelto.

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  2. Sono totalmente d'accordo con te: per me la prima volta non è stato un'evento in cui ho perso o mi hanno tolto qualcosa, è stata una cosa nuova che ho fatto per la prima volta, punto. Non mi sono assolutamente mai sentita di aver perso qualcosa!
    Come il primo bacio per dire, mica nessuno ti ruba o ti toglie niente se lo baci per la prima volta no?
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.com

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    1. Infatti, scegliere da quando è sinonimo di perdere?

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  3. se non c'è violenza, nessuno toglie...anche perchè è una scelta, per questo sei tu che decidi di fare una certa esperienza...
    baci Gina

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    Gina Beltrami

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  4. La penso esattamente come te!!! Bisogna sfatare il mito che la verginità si perde o te la portano via!

    https://nettaredimiele.blogspot.com

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