Nope Books - I libri che mi hanno fatto dire NO

agosto 26, 2019


Questo è un #booktag ispirato al format che gira su You Tube. Si tratta di una lista di libri che, per un motivo o per un altro, non mi sono piaciuti oppure che mi hanno fatto dire NOPE!
Mentre vedevo questi video, mi sono divertita parecchio perché, mentre i vari youtubers rispondevano al tag con i loro titoli, io immaginavo le mie risposte. Spero che possiate divertirvi anche voi, come ho fatto io.
Let's enjoy!

1. NOPE ending: un finale che mi ha fatto dire NO


Il sogno di Pandora di  Sara Boero è un libro per bambini, che io ho amato, uno dei libri più belli della mia infanzia insieme alla Principessa Laurentina di Bianca Pitzorno. Entrambi i libri hanno dei finali devastanti o, almeno, che quando avevo dai 9 ai 12 anni mi hanno devastata. Insomma, all'epoca mi hanno fatto dire NOPE!


2. NOPE protagonist: un personaggio principale che ho odiato


Se esiste un personaggio in letteratura che ho detestato con tutta l'anima quella è Catherine Earnshaw in Cime tempestose di Emily Bronte. Per tutto il corso del romanzo è una donna odiosa, cattiva, fastidiosa, Catherine è propria una stronza. Neanche c'è bisogno di dirlo (ma io lo dico)  Cime Tempestose è un opera struggente che narra la vita miserabile di Heathcliff, è un grande classico, un romanzo emancipato, un capolavoro della letteratura inglese, uno di quei libri che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita... ciononostante Catherine Earnshaw l'avrei volentieri messa investita con l'auto.


3. NOPE series: una serie di libri che mi ha delusa


Divergent di Veronica Roth, l'ho letto tra i quindici e i sedici anni, quando il genere young adult pseudo distopico andava fortissimo. Il primo libro dei tre (Divergent) mi era piaciuto parecchio, quindi, presa dall'entusiasmo ho letto anche gli altri due (Insurgent e Allegiant). Non mi ricordo assolutamente nulla della trama di questi ultimi due libri se non per qualche evento generale, il che è chiaro indice di quanto li abbia trovati interessanti.  Ricordo però molto bene la sensazione di fatica che ho provato nel concludere Allegiant, estrema fatica. Io odio lasciare i libri a metà e questo ci è andato vicinissimo.



4. NOPE cliché/Pet peeve: un modo di scrivere che trovo irritante




Non sopporto gli avverbi che finiscono con -mente, li trovo infantili e banali. A mio modo di vedere, sono usati dagli autori che non sanno né scrivere né descrivere
Ho letto On Writing di Stephen King, la sua autobiografia letteraria, e così ho realizzato che lui è un vero maestro in fatto di scrittura. L'ho capito quando ancora non avevo mai neanche aperto IT e non avevo ancora compreso quanto potesse essere potente il suo stile narrativo. IT è uno dei miei libri preferiti.
Uno dei momenti in cui ho capito di amare Stephen King è stato quando, in On Writing, ha scritto che bisogna evitare come la morte gli avverbi che terminano con -ly (in italiano, -mente).


5. NOPE genre: un genere che non leggo


I gialli, io non amo leggerli perché non mi divertono, non mi intrigano,anzi, mi annoiano. Di norma li evito, ma comunque nella mia vita qualche giallo l'ho letto.


6. NOPE book format: edizioni che non reggo


L'edizione che più non mi piace, che proprio non sopporto (ma che continuano a regalarmi...Perche?!) è la Mammut, la collana della Newton Compton. Lasciando stare le copertine pop, che possono piacere e non piacere, questo formato di libri è scomodo, non pratico, pesantissimo, impossibile da portare in giro, e con un'impaginazione brutta.


7. NOPE recommendation: un libro che mi è stato consigliato moltissimo ma che mi sono (ancora) rifiutata di leggere.


L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn me lo ha consigliato chiunque: mia nonna, il mio vicino di casa, mio padre, mia madre, il panettiere, il mio cane, il ragazzo che consegna le pizze, il professore di storia medievale, il passante in strada... tutti. Tutti.
L'ho letto? No. Perché? Non saprei, questo fatto che è così tanto raccomandato mi snerva. Carlos, non mi avrai mai.


8. NOPE villian: un antagonista che mi ha terrorizzata


Dopo averne discusso con un'amica lettrice in un dibattito acceso che ha passato in rassegna diversi antagonisti della letteratura, da Bellatrix Lestrange (Harry Potter) a Mr. Hyde (Lo strano caso del dottor Jakyl e del signor Hyde), da Jean-Baptiste Grenouille (Il profumo) a ,  di comune accordo siamo arrivate alla conclusione che il più terrificante personaggio di un libro è il Grande Fratello del romanzo 1984 di George Orwell. Chi non ha letto questo libro dovrebbe farlo. 


9. NOPE death: la morte di un personaggio a cui non mi sono rassegnata


La morte di Sirius Black nella saga di Harry Potter. Mi ero affezionata tantissimo a questo personaggio, sembrava essere l'ultimo residuo di speranza per Harry di avere una famiglia vera. La sua morte, non essenziale a livello di trama, mi ha lasciato di sasso. Non ho ancora superato il lutto.


10. NOPE author: un autore che ho lasciato perdere


Alessandro D'Avenia di cui ho letto solo un libro, Bianca come il latte rossa come il sangue, e che non mi è piaciuto per niente. Non capisco il successo nazionale di questo scrittore, non comprendo tutta l'acclamazione e l'estasi. Io ho letto il suo romanzo più famoso (credo) e non l'ho trovato né originale né talentuoso. 


Quali sono i vostri NOPE in fatto di libri? Sono davvero curiosa di conoscerli. Qualcuno concorda con i libri/autori/personaggi che danno fastidio a me?

You Might Also Like

4 commenti

  1. Sai che anch'io non mi sono ancora rassegnata alla morte di Sirius Black? comunque molto interessante la lista dei tuoi libri NOPE toglierei solo i gialli, per me sono una grande passione
    un bacio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sirius Black non doveva morire. Ad Harry già erano morti i genitori almeno lui Rowling glielo potevano lasciare ahahha.
      I gialli proprio non mi vanno giu! :P

      Elimina
  2. Non posso che concordare con te sulla morte di Sirius Black!! Per il resto, di quelli che hai nominato tu non ne ho letto nessuno se non Cime Tempestose, ma non mi ricordo quasi nulla della trama, ma solo che mi era piaciuto tantissimo il finale xD
    Due dei libri che più ho detestato per l'inconsistenza non solo della trama e dei personaggi, ma anche del modo di scrivere dell'autrice - che tra l'altro è stata premiata con un riconoscimento piuttosto elevato dal punto di vista letterario - sono:Il legame del drago e Il cuore della Tempesta di Thea Harrison...io so scrivere meglio! xD
    Interessante tipologia di post tesoro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non li conoscevo... ora vado a vedere di che trattano, così per curiosità.

      Elimina

Subscribe