Se si sfugge a ben due Giustizieri della Notte in soli due giorni è proprio culo.

gennaio 13, 2015

In soli due giorni -ieri e oggi- ho sfidato il destino, ora infatti mi sento invincibile. 
In una scala che va da Psyco all'Apocalisse della Bibbia -Il target dunque è parecchio alto- sono arrivata ad un livello di paura che si piazza tra l'interrogazione di Latino e il beccare i Controllori -rigorosamente in maiuscolo- sull'autobus.
Tutto è iniziato sabato quando sfiga delle sfighe il mio magnanimo professore di Latino decide di interrogare sulle versioni di Quadrigario assegnate per le vacanze di Natale. 
"Ne interrogo solo due oggi, dai.."
Nell'aula si scatena un panico silenzioso. Quando mai si interroga alla prima lezione dopo le vacanze? Che fretta c'è? Lo scrutinio per il trimestre è già stato fatto, che cazzo interroga questo stronzo?
Su una classe di 19 elementi, di cui uno assente e nessuno col voto in Latino, chi potrà mai chiamare? 
Me, manco a dirlo.
Vado con la versione e gliela traduco: l'ho fatta, più o meno l'ho studiata, me la cavo.
"Bene. Prendi Ab Urbe Condita 7,1 di Livio e traduci"
Secondo quale principio sconosciuto io durante le vacanze mi sarei dovuta mettere a ripassare i testi di Livio fatti a novembre?
Rispondo che non li ho ripassati ma ci posso provare, quella merda di uomo alza gli occhi al cielo e chiede all'altro Martire a fianco a me. Zero, o quasi.
"Spero che almeno abbiate  ripassato gli appunti di grammatica storica: quali differenze e analogie troviamo nel rapporto coordinazione/subordinazione e ipotassi/paratassi, sono sinonimi?"
Zoppicando e completandoci a vicenda io e Martire accanto a me riusciamo a balbettare qualcosa. 
"E gli esempi in latino che ho fatto in classe?"
Vaffanculo te e i tuoi esempi del cazzo, penso.
Dopo una predica lunga quanto la Guerra dei Trent'anni ci manda a posto: "Non vi metto il voto perchè siete stati le vittime sacrificali della classe, vi risentirò" Dice, poi ci guarda e fa ambiguo "Presto"
Quel presto mi terrorizza e io e Martire passiamo il weekend chiusi tra Livio e grammatica storica.
Lunedì la frase "Oggi spiego" mi fa salire la bile in gola.
"Io e Martire vorremmo correggere la versione per oggi e essere interrogati su Livio"
Ci tiene all'interrogazione un'ora e mezza, urlandoci contro dalle otto e zero tre fino alle nove e trentadue. 
Mi chiedo se stia aspettando che Martire sputi sangue sul banco o che a me venga un collasso per terminare questo strazio.
"Sette ad entrambi" Esordisce chiudendo il libro
Match 1: Giustiziere della Notte 0 Ludo 7.




Tornando al fatto più recente accaduto oggi stesso dico a mia difesa che io ho pagato per i primi due anni di ginnasio la tessera dell'autobus di 18 euro ogni mese, e soltanto da quando il prezzo è quasi raddoppiato -da 18 a 35- ho smesso di comprarla. Non che non me la possa permettere, ma per una questione di principio io non pago il doppio solo per finanziare i parenti e gli amici di Alemanno che sono stati assunti all'Atac per grattarsi il culo sulla sedia di un ufficio, perlopiù non pago 35 euro quando il servizio è scarso quanto quello di 18 -per 35 euro al mese i sedili devono essere ricoperti in pelle e muniti di vibrazione per massaggi-.
Faccio per tornare a casa, prendendo l'autobus alla fermata dopo il capolinea -Quindi non dovrebbero esserci ancora Controllori-, e mi metto davanti, vicino la cabina dell'autista per avere una visuale migliore sulle fermate. Sono un misto tra Diabolik e Robin Hood, sempre vigile per scampare ai Giustizieri. 
Le porte si chiudono e mi giro verso il fondo. 
Merda. Nell'autobus siamo otto persone: Io, l'autista, due ragazze e tre uomini con la divisa dell'Atac. Uno è proprio alle mie spalle.
E' finita, penso, è arrivato il Giorno del Giudizio. 
Poi che sfiga, mi porto sempre appresso un biglietto da usare nelle emergenze come questa, perchè oggi non ce l'ho?
Faccio mente locale e mi ricordo di avere il documento nella tasca del giubbotto, almeno non verrò portata in questura per accertare la mia identità.
Per ora i Controllori stanno tutti e tre fermi: uno è seduto, uno fissa fuori dal finestrino e quello dietro di me si pulisce le lenti degli occhiali. 
Se solo non si mettessero a chiedere i biglietti almeno fino alla prossima fermata...
Mi tremano le mani e le ficco in tasca, sento sulla nuca il sudore freddo. E se lo notassero? Forse fiutano la paura come Captain America nella scena dell'ascensore in The Winter Soldier.
Sono i tre minuti più lunghi della mia vita.
Il Controllore si rimette gli occhiali e mi guarda. Quasi gli leggo nella mente: Che fa, glielo chiedo o non glielo chiedo il biglietto a 'sta tipa qui? Sarà una studentessa, di sicuro ha la tessera... In fin dei conti mi pagano lo stesso anche se me ne rimango zitto...
Poi schiaccia il bottone per prenotare la fermata e appena l'autobus si ferma lo faccio passare. Escono tutti e tre e io mi sento Brad Pitt in Ocean's Eleven.
Match 2: Giustiziere della Notte 0 Ludo senza multa.


Eccomi qua, mentre sfuggo alla giustizia



Ludo.



You Might Also Like

11 commenti

  1. ahahahh
    però alla prossima almeno il biglietto, giusto per scaramanzia, tienilo sempre.
    Chissà perchè, ogni studente ha un suo personalissimo prof stronzo, qualunque scuola tu faccia...
    :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il biglietto eccome se me lo porto! Il professore stronzo è un accessorio obbligatorio per i pischelli liceali come me, un po' come il cellulare, tutti ne hanno uno.

      Elimina
  2. Prima di tutto qualcuno dovrebbe ficcare nelle teste dei professori, specialmente a quelli che insegnano materie umanistiche e dovrebbero conoscere il significato delle parole italiane, che quando sul calendario scolastico c'è scritto VACANZE il significato dovrebbe essere proprio VACANZE, non STUDIO IL TRIPLO.
    Secondo me sono solo sadici, sono giunta a questa conclusione. Sanno perfettamente che nessuno studia durante le vacanze, cazzo.

    Riguardo il biglietto. Ho iniziato a pensare la stessa cosa che pensi tu su servizi e compagnia bella quando mi son trovata a prendere il Cotral, che è addirittura peggio degli autobus Atac. Non so se hai presente la stazione di Ponte Mammolo. Ti dico solo che è una vergogna. La "sala d'attesa" ha vetri e schermi rotti, le porte bloccate, i piccioni sui sedili ed è piena di rom e gente poco raccomandabile. I Cotral saltano una corsa sì e l'altra pure, la gente si accumula e tu bestemmi in cirillico. Dovrebbero pagare me per subire questa merda, non il contrario.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 1) Hai detto mille parolacce in dieci righe e mi piaci da morire.
      2) Il Cotral è stato l'incubo dei fine settimana estivi a giugno mio e delle mie amiche, che schifo.
      3) I professori frustrati come lui non hanno gioie se non quella di torturare gli alunni alle interrogazioni, pace. Mi consola il fatto che io tra un anno e mezzo sono fuori, mentre loro staranno a scuola fino alla pensione.

      Elimina
    2. 1. Ops! XD
      2. Ecco. Non aggiungo altro.
      3. Questo è vero. 100 punti per te!

      Elimina
  3. Ahahah, sai perché mi sono gasato leggendo?
    Perché con me hanno sempre vinto i Giustizieri!
    Oddio, quasi sempre...
    Ma il prof comunque è stato uno stronzo per scherzo, con te... fa partte del gioco e lui lo sa^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me è stato un evento di pura fortuna la vittoria sui Giustizieri, di solito navigo nella sfiga cosmica. La legge di Murphy si adatta benissimo alle mie situazioni, questo più che un post è una documentazione scritta di una rarissima botte di culo.

      Elimina
  4. ...avresti dovuto giocare al lotto, con il culo che ti è capitato...
    :-D

    RispondiElimina
  5. Ho vagato per Roma per una settimana sugli autobus e mi è stato detto "lascia stare il biglietto che tanto i controllori stanno solo nella metro". Ne avessi visto uno, sarebbe qualcosa.

    La scuola è sempre un punto dolente per tutti. Bisogna saper sparire quando i professori scelgono chi interrogare.

    RispondiElimina

Subscribe