Mamma, ricordati che

aprile 17, 2016

Io non sono te, non posso esserlo, né tanto meno vorrei esserlo. Sono una persona diversa da te, da papà, da chiunque altro. Non so ancora chi sono, mi sto costruendo, e non so rispondere alle domande che mi fai, non so neanche se sono le domande giuste. Chi ti credi di essere?, dici. Non lo so, non so neanche se voglio saperlo. Ho una mia coscienza, una mia unicità, lo sto capendo ora. Non puoi pretendere che io mi scusi per questo. Non puoi pretendere che io mi costringa a demolire quello che sto costruendo di me stessa, con molta più fatica di quanto pensi, perchè non è come tu vorresti che fosse. Ci hai provato, ma sto prendendo un'altra strada. Non mi scuserò per questo. Non mi lascerò piegare dal tuo desiderio di vedermi come mi avevi immaginata. 
Non so cosa, chi, come sono adesso.
Non so cosa, chi, come sarò da più grande.
Ma ci sto lavorando, non ti lascerò sopprimere il mio impegno. Se è un'altra guerra, a quante siamo arrivate ormai tu ed io?, se è un'altra guerra che vuoi per me va bene. Non potrai schiacciare la mia coscienza: ho appena capito di averla, non l'abbandonerò facilmente.
Tu mi vedi diversa da come sono e io non riesco neanche a capire che forma sto prendendo, come sono fatta.
Ti voglio bene, lo sai, ma combatterò contro di te se questo è ciò che serve per imporre la mia presenza, staccata dalla tua. 



Mamma, ricordati che il cordone ombelicale il medico l'ha tagliato quasi venti anni fa, devi fartene una ragione.

Ludo.

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6 commenti

  1. un post bellissimo
    mi ricorda qualcosa che ho letto, e che mi piacque moltissimo
    e da parte tua mi commuove a tratti

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  2. Mi ricorda ciò che mia madre mi ha insegnato da quando sono nato.

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  3. Un bel post e molto vero!😊 Io ho circa la tua età e ti capisco, dobbiamo costruirci una nostra identità diversa da quella dei genitori.

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