La notte in cui io e te abbiamo dormito sotto lo stesso cielo

gennaio 16, 2016

Ossia ieri. 
Ieri, dopo anni trascorsi a sbavargli dietro e soldi spesi in DVD e notti in bianco a tifare per lui, ieri e solo ieri l'ho visto.
Ed era vero, reale, di carne, e superando ogni mia aspettativa era all'altezza dei sogni che mi ero costruita. Per riuscire a vederlo è stata una battaglia contro il tempo: una staffetta dagli studi di greco fino alla fermata dell'autobus, l'umido pungente di Villa Borghese, la folla di ragazzine in delirio, i flash dei fotografi, la colonna sonora del film sparata nelle casse, lui, che ha aspettato ben un'ora e mezza prima di presentarsi. 
Poi eccolo. La massa si muove all'unisono, impazzisce e preme sulle ringhiere che per un attimo sembrano stiano per cedere. Non vedo niente, solo bagliori di luce e le spalle delle persone che mi sono davanti. 
E' proprio davanti a noi, dice una voce dalla prima linea, lo urla così forte che supera il frastuono delle grida eccitate. Sento il cuore battere fortissimo e guardo BBF che ride, restiamo calme, dice, restiamo calme. 
Non lo siamo ma ci diamo più contegno della ragazza che sta bestemmiando dietro di noi. 
Sono frustrata, lo voglio vedere, merito di vederlo. Chi tra tutta questa gente il 28 febbraio metterà la sveglia alle due del mattino per sostenerlo in diretta? Chi altro oltre a me e BBF?
I cespugli di teste davanti a me si spostano un po' a destra e un po' a sinistra e di colpo lo vedo.





Leonardo DiCaprio è come è nei suoi film: biondo e con gli occhi azzurri, molto azzurri. E' come nei suoi film solo che questo non è un film, questa è la vita.
Per un nostro infinito momento vedo la sua faccia, non mi guarda, non guarda nessuno di noi, non guarda niente.
Il momento finisce e le teste chiudono lo spiraglio. Sono delusa, ma non troppo, l'ho visto, è lui che non mi ha guardata: poco male, significa che non doveva succedere.
Le fotocamere dei cellulari come una nuvola omogenea si spostano verso destra e mi chiedo se lui se lo ricordi che un tempo era come noi, un ragazzino infarcito di sogni e speranze, se lo ricorda oppure considera tutti noi un solo ente  generale, come se io e queste persone fossimo un essere unico? Si rende conto che siamo diversi e speciali e non una massa uniforme? 
Non lo so, ma qualcosa mi fa pensare che mentre lui ieri camminava sul tappeto rosso non ci credeva persone diverse e uniche, solo fan.
Chissenefrega. Io ho visto Leonardo Di Caprio in faccia, ho visto i suoi occhi azzurri, in quanti possono dire lo stesso? Ieri notte io e lui abbiamo dormito sotto lo stesso cielo di Roma, abbiamo respirato la stessa aria. Io c'ero, in quanti posso dire di esserci stati? Io respiravo, in quanti possono dire di averlo fatto?
Ieri tre milioni di persone respiravano a Roma con Leonardo DiCaprio ed io gli stavo davanti.



Ludo.

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10 commenti

  1. Quindi da queste righe mi pare di capire, anzi intuire, che un pochino pochino ti aggrada questo attore?
    :D
    Martedì spero di vedere il suo ultimo film :)

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  2. E tu gli stavi davanti e non l'hai rapito e rinchiuso in cantina!?
    (Leggere tra le righe l'invidia).

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    1. Ero così pietrificata che non ho avuto il tempo di elaborare un piano di rapimento!

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  3. Capisco benissimo la sensazione. A me accadde la prima volta a LA e San Francisco. Ma qui, qui hanno camminato anche... (inserire nomi vari).
    Felicissima per te.

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    1. Quando/se andrò ad LA...
      ...potrei piangere di gioia.

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  4. ...non potrei immaginare emozione più adolescenziale di quella che mi legherebbe alla visione di Leo...
    che è il mio attore preferito, da quando sono ragazzina...
    me lo sogno ancora, quando da adolescentissima, ci morivo dietro mentre moriva sul Titanic...

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  5. Chissà perché fà quest'effetto vedere dal vivo una persona che abbiamo sempre visto in TV, però capisco la sensazione. A te è andata anche bene, perché a volte vedere dal vivo una persona che per qualche motivo si è idealizzata, è una grande delusione.

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