Lettera alla me di novant'anni

dicembre 03, 2015

Lo so che non si copia, lo so che non si ruba e che lo dicono anche i vari  Dei che ci sono nell'Aldilà che si ruba si va all'Inferno. Lo so, va bene? Ma l'idea di Zucchero Sintattico -Ale se mi stai leggendo batti un colpo perchè ti seguo da anni e ti adoro- era troppo bella per non fregargliela. Sono caduta in tentazione, amen. Spero che il perdono sia una delle sue qualità.

Dunque ho deciso, come ha fatto lui, lo Zucchero che mi piace tanto, di scrivermi una lettera da sola, un appello alla donna che sarò a novant'anni. 



Cara me stessa rugosa,

In primis brava, ce l'hai fatta, se stai leggendo o se qualcuno ti sta leggendo questa lettera come nei film mielosi di Nicholas Sparks significa che sei viva, tanto di cappello, non è mica da tutti essere vivi a novant'anni. Brava, sono orgogliosa di me, che sei tu, quindi sono orgogliosa di noi.
In secundis, sei davvero rugosa? Hai fatto la plastica? Perchè la me di adesso si preferisce rugosa e vera piuttosto che tirata e finta, ma poi chissà, un conto e dirlo un conto è esserci rugosa.
E il tatuaggio che voglio farmi come va con le rughe? E' così pessimo come dice mamma? Piuttosto, l'ho fatto questo maledetto tatuaggio? E la mamma ti manca? Ci pensi a lei? Hai figli? Abbiamo figli? Un marito? E' vivo? Quanti mariti abbiamo avuto? Il lavoro? Ci ha soddisfatte? C'è qualcosa che è meglio che non faccia? Oppure qualcosa che tu non hai fatto e che vorresti che io facessi?
Ti ho lasciato i miei diari, dal 2008 fino ad ora (2015) continuo a scriverli. Ti ricordi qualcosa delle avventure che abbiamo vissuto quando ancora rughe non ce n'erano? Li ho scritti apposta i diari per non farti dimenticare nulla, e per farti ricordare le avventure, le amicizie, i pianti, gli amori. Se non li hai letti, se non ti ricordavi di averli scritti, chiedi a qualcuno di cercarteli, di leggerteli ad alta voce; meglio se a leggerti scegli qualcuno che non sia tua nipote adolescente però, non so se ti ricordi, ma non è tutto etico e lecito quello che c'è scritto dentro.
Quando hai fatto le cose che io mi aspetto di fare sono state belle come io adesso spero e penso che siano? Perchè, non so se puoi ricordare,  quella volta della scappatella al mare, quella in cui abbiamo preso in un pomeriggio di marzo umido la macchina per andare a parlare in riva al mare,  io a dodici'anni questa fuga romantica me l'ero immaginata molto più travolgente di come è stata, e una volta tornata a casa ho pensato: allora è questo crescere? Scoprire che le cose che si attendono con più intensità da più piccolini quando poi arriva il momento di farle perdono la loro specialità?
E' così per davvero? Innamorarsi, arredare casa nuova, andare a vivere in un'altra città, ricevere una promozione, sentirsi realizzati, far nascere un bambino, tutto questo è più bello immaginarselo da ragazzini piuttosto che viverlo da adulti? Perchè ora io me lo immagino ed è grandioso, sai che delusione se è meno entusiasmante viverlo piuttosto che pensarlo?
Il mondo poi è cambiato? Hai fatto qualcosa per farlo cambiare? Adesso tutti dicono è la mia generazione che può cambiare le cose, lo ha fatto o ha solo peggiorato quello che già era marcio? Ha fatto girare il mondo al contrario o tu dici ai tuoi nipoti quello che mio padre e i miei insegnanti dicono a me adesso: che sono loro la generazione che può cambiare il mondo. E' un circolo vizioso in cui i più vecchi incitano i giovani, i giovani non fanno niente e diventano vecchi per incitare i niovi giovani oppure è successo che qualcosa di buono la mia generazione l'ha costruito? La cura per il cancro, ad esempio, lo sterminio del razzismo, dell'omofobia, dell'odio, li abbiamo concretizzati?
Papà invece? Lui ti manca? Sei riuscita a dargli le soddisfazioni che si merita? Perché si aspetta grandi cose da me adesso, quindi spero che tu sia riuscita a realizzarne il più possibile.
Hai viaggiato? L'America non vedo l'ora di visitarla, ci hai mai abitato? Ti è piaciuta?
Te lo ricordi il quaderno nero che abbiamo iniziato a scrivere a dodici anni, quello con la rilegatura in filo e in cui scrivevamo tutti i nostri desideri, spero che tu nel tempo non l'abbia perso, spero che tu abbia continuato a scriverci i sogni e gli obbiettivi, l'ultimo desiderio che ho scritto è il 282, tu a che numero sei arrivata? Hai dovuto comperare un nuovo quaderno? Quanti desideri hai esaudito e barrato?  La macchina del tempo l'hanno inventata? La libreria bianca con la scala l'hai fatta costruire nella tua casa? Hai pubblicato un libro?
BBF la senti ancora? Mi fa strano che a novant'anni possiate ancora essere amiche, e mi fa strano ancora di più pesare che ci potrebbe essere un momento in cui non lo saremo più. Oddio, non è che è morta, vero? Se è morta spero bene che tu sia andata al suo funerale. Come sono i suoi figli? Ne ha? Vi raccontate i vostri acciacchi come facciamo io e lei adesso? Magari sono acciacchi diversi, ma sempre acciacchi sono. Il suo matrimonio com'è stato? Più bello del tuo? 
I nostri fratelli invece, che hanno fatto nella vita? Il Natale lo passate ancora tutti insieme , con i cugini di ogni ramo familiare, oppure le strade si sono divise? Non riesco ad immaginarmi un Natale diverso da quelli che abbiamo sempre festeggiato.
Parlando di cose importanti, non è che hai distrutto la nostra tradizione, vero? Che siano quattordici o novanta candeline non conta, l'importante è che la torta sia un profitterol con i bignè alla crema gialla.
Spero che la tua salute non sia così pessima da non permetterti di scrivermi una risposta. Mi piacerebbe che qualcuno post mortem pubblicasse entrambe le lettere nella nostra biografia, perchè sei una scrittrice famosa adesso, vero? Vero?!
Scherzo. Non fa niente se non sei famosa, spero che tu sia e sia stata felice in questi anni che ora ci dividono.
Scrivimi una lettera con tutte le risposte da novantenne alle mie domande da diciannovenne e vediamo che cosa ne verrà fuori. Non credere che non sappia che stai pensando che è una cosa ridicola e che non lo farai neanche se ti pagassero il tuo peso in oro, fallo Ludo, adesso, scrivici una lettera, qualche nipotino ne sarà felice ed è questo l'importante, no?

La tua diciannovenne preferita,

Ps: toglimi una curiosità a proposito di peso in oro... quanto pesi? Sei ingrassata in questi anni o hai sempre il fisico asciutto della me di adesso? Per ora io sono 46kg, sono curiosa di sapere a distanza di 71 anni quanti ce ne togliamo. 

Ludo. 






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11 commenti

  1. L'idea di pensarmi a 90, giuro mi mette un'angoscia tremenda. Ma è una cosa mia.
    Sarà forse per il fatto che di tuffi nel tempo ne faccio parecchi, si ma sempre nel passato, indipendentemente dalle cose belle o brutte che ci sono state.
    Il futuro mi sbilancia, mi destabilizza.
    E poi diciamo la verità: io a novant'anni sarò sicuramente una tremenda rompicoglioni!

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  2. Avevo letto la lettera inversa. Una trentenne che scrive alla sua io-bambina. E mi era piaciuta moltissimo. Scrivere alla propria identità novantenne ha tutto un altro sapore. E' come andare a fare un bilancio definitivo di tutto ciò che è successo e mette un po' di malinconia perché quel che è stato è stato e ormai, c'è più poco da fare. E' bello leggere le domande che vorresti farle.
    Mi ha colpito molto: "allora è questo crescere? Scoprire che le cose che si attendono con più intensità da più piccolini quando poi arriva il momento di farle perdono la loro specialità?"
    Comunque a novantanni saremo davvero dei rompipalle, concordo col commento quassù XD

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    1. Una lettera inversa a novantanni sarebbe forte scriverla.

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  3. @Ludo .... ma sei la @Ludo che imparai a conoscere e a stimare ???
    La @Ludo che dirigeva un albergo ... e che poi, lasciò l' incarico e si mise a girare il mondo ???

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  4. oddio che bello, a me queste cose mi piacciono un casino... sarà che io sono la regina dei rimpianti... sapere o avere la speranza che alla fine, comunque andrà tutto bene, mi rincuora, anche se è solo fantasia!
    Se posso permettermi di darti un consiglio, tu hai tutta la vita davanti, un futuro tutto da costruire, da dopo il liceo inizierà a prendere forma la tua vita, le scelte che farai ecc... io qualche carta me la sono bruciata, pensando che poi avrei trovato di meglio, non fare come la sottoscritta e viviti tutto quello che ti capita, io lo stò facendo adesso, consapevole che qualche treno l'ho lasciato passare -purtroppo- ...e magari a 90anni non avrai rimpianti! ;)
    :*

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    1. Cogliere l'attimo non è più facile a dirsi che a farsi, diciamocelo. I tuoi commenti comunque sono tra i miei preferiti, mi ci ritrovo tantissimo :)

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  5. Brividi e anche un pò di angoscia, sarà che leggendoti in alcune cose mi sono rispecchiata e sarà che non so ma nella mia testa tutto si ferma a 35 anni e basta! Chissà, come sarà un giorno... Un bacio

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    1. Angoscia? per me è il contrario. A me l'idea del futuro mi elettrizza!

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