La sottile e disonesta arguzia di Jovanotti

giugno 14, 2014

L'estate scorsa alla radio è passata circa settecentocinquatasettemila volte la canzone -famosa credo- di Jovanotti che fa più o meno così: "Ti porto via con me, in questa notte fantastica, ti porto via con me, ribalteremo il mondo" e la prima cosa a cui ho pensato è stata: "Ammazza -espressione tipica di un romano che ha visto il culo sodo di una turista irlandese a piazza Venezia- che poeta che è Jovanotti. Riesce con delle parole semplicissime ad entrare nel cuore delle donne". -Si, lo so: entrare nel cuore delle donne non si può sentire, sembra una frase da romanzetto Harmony, ma voglio essere sincera e questa è la prima cosa che mi è venuta in mente-
Il punto è che Jovanotti mi infastidisce. Mi da l'idea di essere un calcolatore finto poeta non commerciale che dice la cosa giusta al momento giusto e con la melodia giusta -una attimo per riprendere fiato vista l'assenza di punteggiatura data dal mio nervosismo. Ottimo.-

"So che è successo già, che altri già si amarono, non è una novità, ma questo nostro amore è come musica"

Questa frase. Questa frase così dannatamente innocente e romantica è esattamente quello che una ragazza si vorrebbe sentir dire dal suo tipo. -e che il suo tipo, se veramente etero, non le dirà mai e poi mai, neppure se lei si ammalasse di cancro (tocchiamoci, non si scherza con il cancro. Dico sul serio.) e fosse costretta a rasarsi i capelli a zero-

Jovanotti sfrutta i desideri segreti -non poi così segreti- delle donne per vendere dischi, e la cosa più assurda è che i testi fanno colpo!
Dio, che nervoso.

Oppure.

"E mi riempi la faccia di baci e mi accarezzi la pelle
quando mi dici dai spegni la luce che mi vergogno, 
quando sei lì che ti trema la voce e a me mi sembra un sogno " (...)
"Da quando abbiamo fatto l'amore ci penso spesso, a quanto è bello, quando il sentimento si sposa col sesso, sarà stato il destino, a volte penso vorrei lo sai essere stato il primo, e poi ci penso e, alla fine è lo stesso perché, perché tanto non l'hai mai fatto come l'hai fatto con me "

Sono così autentiche queste due strofe che per forza fanno venire i brividi ad una ragazzina di quindici anni che non vede l'ora di averne diciotto per avere una storia d'amore con i fiocchi e con i controfiocchi e aspettare che un simil Justin Biber con i capelli sparati dallo shampoo che fa swish -Swish, il creatore di questa pubblicità per quanto mi riguarda è un genio- le canti una serenata alla finestra tra un paio di Baby e un paio di Il più grande spettacolo dopo il Big Bang siamo noi. 
Siamo realisti: Il più grande spettacolo dopo il Big Bang -per quanto a me proprio questa canzone non piaccia- è una frase incredibile per due diverse interpretazioni. La prima è ricollegabile alla farsa politica di abbordaggio per rimanere nella classifica degli artisti italiani più venduti nel reparto musica italiana della Feltrinelli condotta selvaggiamente da Jovanotti. La seconda è un pelino più complessa, questa teoria che ora vi riassumerò in due righe non è farina del mio sacco ma farina del sacco del mio professore di religione, e consiste nell'interpretare il noi de Il più grande spettacolo siamo noi come genere umano. Non è contorta come teoria. Cosa c'è mai stato nella storia del nostro pianeta qualcosa di più incredibile degli uomini dopo la creazione dell'universo? -Attimo di fomento momentaneo. Il mio professore di religione è un genio: ha trasformato una canzone dolciastra per donnine in un inno sullo sviluppo dell'umanità-

Ritorno ad un argomento più attinente al titolo del post esponendovi il mio dubbio: perché seppure siano così autentiche e verosimili e veritieri le canzoni di Jovanotti non rispecchiano quello che succede veramente nella vita reale? Non sarà per caso che il grande poeta costruisca le canzoni a tavolino -anche Leopardi e i Green Day costruiscono le loro opere a tavolino ma con una piccola differenza: un conto è scrivere cosa uno si sente di scrivere e un conto è scrivere quello che la gente vorrebbe sentirsi dire e, non sentendoselo dichiarare dai propri fidanzati, le donne comprano i dischi di Jovanotti- stavo dicendo, non sarà per caso che il grande poeta Jovanotti costruisca le canzoni a tavolino  mirando con esattezza a quello che si aspettano le donne da lui, a quello che gli può far vendere più dischi possibile?

Anche in una canzone come Fango, che secondo me  -secondo il mio professore di religione. Sì, durante l'ora di religione ascoltiamo canzoni di Jovanotti; e sì, la teologia vista da questa angolazione si dimostra molto più interessante del previsto- è una preghiera a Dio: "io lo so che non sono solo anche quando sono solo" il cantante ci deve per forza inserire il verso romantico, semplice e vero che fa sorridere la ragazzina quindicenne: "Un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi"Insomma, in una canzone con un testo oggettivamente bello -"la città è un film straniero senza sottotitoli, una pentola che cuoce pezzi di dialoghi:come stai, quanto costa, che ore sono,che succede, che si dice, chi ci crede, e allora ci si vede.Ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio. Un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te, ma ti guardi intorno e invece non c’è niente" e originale perché ci ha inserito queste due righe romantiche che mi fanno cadere le braccia e aumentare la convinzione che lui sia soltanto un cantate finto e molto astuto? Perché?

Vi propongo un altro esempio, preso dalla canzone Bella che, secondo me eccetto qualche strofa qui e lì, davvero non ha molto senso: "bella come una mattina , d'acqua cristallina ,come una finestra che mi illumina il cuscino, calda come il pane, ombra sotto un pino, come un passaporto con la foto di un bambino"
Adesso voglio sapere quanti ragazzi innamorati hanno mai solamente pensato di dire una cosa del genere alla loro 'morosa. Onestamente dai, quanti?
E invece quante ragazze hanno immaginato in uno dei loro lunghissimi film mentali -le ragazze potrebbero davvero essere tutte candidate all'Oscar come registe se solo qualcuno desse loro un budget per realizzare i loro film- in cui d'un tratto un principe azzurro venisse in sella al cavallo a dire una cosa del genere?

Complimenti, Jovanotti, complimenti. Hai vinto il premio per miglior mente calcolatrice del 2014.

Concludo citandovi solo il nome della canzone che secondo me è l'apoteosi, l'esempio più calzante di tutto questo sermone che vi ho fatto: A Te.

Nel caso foste innamorati di Jovanotti -che dio ve ne scampi- o nel caso foste d'accordo con me, o nel caso voleste dire la vostra non esitate a commentare.

Ludo.



L'effetto della sincerità della musica
Ps: Per quanto i Coldpaly siano diventati commerciali e tutto quello che volete sputargli contro vi pregherei di mettere a confronto un qualsiasi testo di Jovanotti con la sincerità della canzone Every teardrop is a waterfall, facendo particolarmente attenzione alla frase "Cathedrals in my heart" o alla frase "Every siren is a sympohony". Onesti, c'è davvero da commentare l'originalità e l'immediatezza?
Pps: Nel mio Ipod ci sono due o tre canzoni di Jovanotti: lo ammetto e non me ne vergogno.


Ludo.
 

You Might Also Like

13 commenti

  1. Il fatto è che dice "il più grande spettacolo dopo il bigbang siamo noi, IO E TE".
    Comunque la mia sua frase preferita è "la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare". Sarò rimasto etero?

    Moz-

    RispondiElimina
  2. Dice IO E TE perché ad ogni frase un po' più profonda deve per forza aggiungere una banalità sennò non è contento...

    RispondiElimina
  3. Jovanotti mi ricorda tante bei ricordi,la mia infanzia quando ballavo su me stessa l'ombelico del mondo,penso positivo e piove. Aww che bei tempi *-*

    RispondiElimina
  4. ciao, come faccio ad iscrivermi al tuo blog che non trovo il tastino :) ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehi ciao, per seguire un blog non è necessario il pulsante :) basta che vai nella tua bacheca Blogger, schiaccia in alto a sinistra il tasto i miei blog. Ti comparirà sempre a sinistra il tuo elenco di lettura e un pulsante con scritto aggiungi. Schiaccialo e copia l'indirizzo URL di qualsiasi blog (non solo di quelli blogger). Il mio è http://bricioledimeblog.blogspot.it/

      Credimi è molto più difficile spiegarlo che farlo.
      Spero di esserti stata utile.
      Un abbraccio

      Elimina
  5. Hai ragione, se sopporti la ssss di Jova ti dà belle soddisfazioni.

    Benvenuta nel favoloso mondo del blogging, vedrai non potrai più farne a meno.

    Wannabe F :-)

    RispondiElimina
  6. Ahahahhahaha ok anche io ho letto questo post e mi sono innamorata del tuo blog XD
    In ogni caso, anche nella musica rock ci sono esempi perfetti di ballads super costruite per far breccia nel cuore di noi groupies (anche se non servirebbe)... Voglio dire... A chi non piacerebbe il motociclista che arriva con i pantaloni di pelle ed i capelli lunghi a cantarti belle parole...
    ... Salvo poi scoprire che il suddetto motociclista quando ha girato il video di quella ballad era fatto di droga peggio di un cavallo ed in quel periodo introduceva apparecchi telefonici nelle virtù di signorine (ho appena finito la bio dei Motley Crue :P)

    RispondiElimina
  7. anche a me è sempre sembrato un furbacchione, però la sua super zeppola mi fa sempre ridere.

    RispondiElimina
  8. Credo che la costruzione a tavolino d'una canzone sia una pratica assai comune nel mondo della musica leggera italiana. Basti pensare alla metamorfosi di quel furbacchione di Ligabue, che è passato da "Figlio d'un cane", una delle canzoni che a me piacciono di più, a cose come "Ti sento" o, peggio, "Ci sei sempre stata". Io sono una femmina atipica, una di quelle che ascolta Guccini e crede che una canzone d'amore più bella di "Cirano" non esista. Quindi forse non faccio testo ... :)

    RispondiElimina
  9. Se non si considera il fatto che "A te" dovrebbe essere una canzone dedicata alla figlia (quindi non ad un'eventuale fanciulla) il discorso è perfettamente sensato.
    Ovvio che una donna che senta queste parole da un uomo verso la propria figlia tenda a sciogliersi e forse proprio per questo è "mirata".
    Del resto, ogni cantante scrive canzoni di differente genere, mirate ad una differente categoria di persone.

    RispondiElimina
  10. Ahahahaha su "Ammazza, espressione tipica di un romano che ha visto il culo sodo di una turista irlandese a piazza Venezia" è scattato l'applauso.
    ;)
    Mi piace quest'analisi tra il serio e il faceto delle canzoni di Jovanotti (di cui anch'io ho un paio di canzoni sull'mp3), però vorrei dargli almeno un merito: è l'unico cantante italiano che è stato in grado di costruire una carriera di successo cantando di AMORI A LIETO FINE. Pensaci un attimo: chi fa carriera con canzoni d'amore di solito lo fa con canzoni strappalacrime. Jovanotti no. Jovanotti è il cantautore dell'amore felice.
    ;)

    Vale A

    RispondiElimina
  11. bellissima e veritiera analisi, ma non penso sia il solo costruito.cmq anche io qualche sua canzone l' ascolto con gusto.
    Anche Fabio Volo, scrittore, e' un volpino, però dice delle cose carine, che tante donne della mia età vorrebbero sentire O_o
    ciao :)

    RispondiElimina

Subscribe