Le bugie hanno le gonne corte - 10 storie di donne bugiarde

luglio 10, 2014



"Seduciamo usando le menzogne e pretendiamo
che ci amino per quello che siamo"
-Paul Géraldy

I seguenti aneddoti si soni verificati tutti a giugno e sono solo il decimo di un decimo di un decimo di un'altro decimo delle bugie che ho sentito in quel mese.
Si da il caso che ho l'impressione che i ragazzi -ragazzi nel senso di maschi- mentano molto meno gratuitamente e non traggono alcun piacere nel farlo, al contrario di elementi -come me- che trovano l'arte della menzogna divertente come un rompicapo: vince chi ha elaborato una bugia complessa e non è stato scoperto.

1) Mia madre che mi mente sui motivi del divorzio della sua amica: "Mamma ma si separano perchè si sono messi le corna?" "No, no. Figurati. Si separano perchè non convivono più in armonia da un po' di tempo"
Il giorno dopo origlio -origliare è una mia grande dote e il mio unico talento- LA conversazione tra mia madre e la malcapitata: si separano perchè lui la cornifica da anni, sei per essere precisi.

2)La mia BBF -Questa sigla mi fa sentire molto come Paris Hilton che scrive IL tweet su Mandela dopo la sua dipartita- che mi dice di essere in punizione e non poter venire al centro commerciale con me, un attimo dopo poi si contraddice da sola chiedendomi di accompagnarla a fare spese vicino casa. -WTF?! Non eri in punizione?-

3) Io e  F. -la mia amica snob ma simpatica- che ci inventiamo di sana pianta un rimorchio mai avvenuto da parte di un tizio che non esiste -bello e simpatico, ovviamente- e chiamiamo BBF -la sopra citata- tutte eccitate inventandoci una serie di particolari assurdi -Così impari a non venire al centro commerciale con me, tzè-

4) Mia sorella che prima dell'arrivo della nostra cuginetta un'anno più grande di lei -quindi che ha appena finito la prima media, lei sì che può essere definita donna- nasconde sotto il cassettone del mio letto tutta la collezione di Geronimo Stilton e mette sulla mensola del suo comodino un Cioè -che ricordi ragazzi- prestatole da una compagna del catechismo.

5) S. -Evito di commentare S. sennò faccio notte- che finge che non le importi che io il 22 giugno sono andata al concerto dei Rolling Stones -Ahhhhhhhhhhh!!!!!!-  con F. e non con lei.

6) C. che mi racconta esperienze assurde riguardo la sua vita sessuale -forse non mente, non è il tipo da inventarsi cose del genere, ma io sono una tipa molto scettica e rimango sempre sul chivalà- 

7) Mia nonna, che dice di stare bene.

8) A. che al telefono mi racconta con noncuranza e completo distacco che D. -Io e BBF amiamo D.-  le ha mandato un messaggio dicendo che vuole una pausa. "Tanto a me non importa..."
Se se... e io sono la Regina d'Inghilterra.

9) C.B. che dice che sabato sera non è uscita perchè era stanca.

10) L'improvviso e acutissimo mal di stomaco di G. -Quanto mi sta sul cazzo G.!- l'ora prima dell'ultima interrogazione di matematica, greco, fisica, storia, chimica, filosofia, italiano e di religione -anche se G. non frequenta il corso di religione né tanto meno il professore interroga, lei prova dolori lancinanti che magicamente passano dopo che ad andare alla lavagna non è stata lei-

*La parte del titolo "le bugie hanno le gonne corte" l'ho copiato da un libro rosa che ho letto nel 2012 e che non mi è piaciuto un granché. Il titolo è più calzante col mio post che con la trama del romanzo.



La citazione con cui ho iniziato questo post non è di una persona qualunque. Paul Géraldy è un poeta parigino nato negli ultimi decenni dell'ottocento, le sue opere sono state investite dall'atmosfera Bohémien, nonostante venisse descritto dai suoi amici per così dire 'libertini' troppo elegante per essere l'incarnazione di un vero poeta Bohémien.
Una delle poesie più celebri è anche delle mie preferite è Saggezza.

Non mostriamoci troppo esigenti,
non è accessibile la Felicità
a ogni genere di gente.
Bisognerebbe essere meno sensibili
oppure avere soldi in quantità...
Non chiediamo l'impossibile:
noi dobbiamo trovarci contenti
d'essere quello che siamo:
innamorati intermittenti,
cioè: pazzi l'un dell'altra,
ma di tempo in tempo.
É già molto essere in due
fianco a fianco sulla terra
e soffrire insieme e vivere
senza star troppo in silenzio.
E se avendo più esigenze,
se pensandoci sentiamo
di avere l'anima ancora troppo nubile,
questo è segno di troppa intelligenza
o di brutto carattere...
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-5397?f=a:716>

Ludo.



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5 commenti

  1. Il punto 4 è fenomenale, forte la sorellina :-D

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  2. Ve ne inventate davvero mille e una, voi donne! :D

    Moz-

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  3. Mentire è "divertente" a volte. Per persone che hanno vissuto anni con una maschera addosso, la verità sola non basta: sembra solo un piatto in bianco da condire con le menzogne più efferate e piccanti.
    La differenza fra uomini e donne non è tanto la frequenza con cui mentano, bensì la differente abilità nel farlo: l'uomo ha un cervello troppo semplice per mentire in modo convincente e per mantenere la propria bugia, mentre la donna riesce a creare un universo parallelo in cui la bugia che ha costruito possa reggere e regnare, come una verità assoluta.

    Questione di emotività, questione di pratica, questione di vita.

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