L'ho fatto. Ho fatto il tatuaggio che ve lo giuro lo volevo fare da anni. I tatuaggi hanno sempre scaturito in me un certo fascino. E niente, volevo solo dirvi che l'ho fatto: un fulmine lungo circa due centimetri sul mio ventre destro, diciamo a destra dove batte l'elastico delle mutande. Piccolo e nero. Sono emozionatissima.
Vi metterei la foto ma per ora è tutto plastificato dalla pellicola e sta perdendo il colore in eccesso, quindi potrebbe non rendere l'idea di quanto sia grazioso.
Cosa significa? Di solito non si chiede mai il significato dei tatuaggi, non è cortese. Io lo dico, ve lo urlo, ne vado fiera.
La mia saetta è un promemoria: devo essere forte, certo che posso essere forte.
Significa che il duemilaundici è stato l'inizio dei tre brutali, crudeli, bui, peggiori anni della mia vita e che non pensavo sarei uscita viva dal duemiladodici e che il ventuno settembre del duemilatredici, quando ero sicura che sarebbe diventato di nuovo tutto oscuro e nero, sono stata forte, fortissima, la ragazzina più coraggiosa che potessi diventare.
Il mio piccolo fulmine personale significa che ha ragione il proverbio quando dice che ciò che non uccide fortifica.
Ps: A scanso di equivoci vorrei specificare che non sono stata malata, non ho avuto il cancro e niente del genere, Non tutte le cose brutte sono malattie.
Ludo.