Roma Bene - Che schifo i poveri: Porta Portese Edition

maggio 14, 2016

Che schifo i poveri è una frase che va tanto di moda qui nella Capitale; è una di quelle grandi sentenze erudite che il Pariolino onesto  propriamente detto pronuncia almeno una volta ogni due o tre minuti. Che schifo i poveri è la massima che il Pariolino esasperato sibila tra i denti quando è costretto a prendere l'autobus per andare alla LUISS perchè ha bucato con il motorino. 
Dato che sono in vena di sincerità ammetto che anche io, e non di rado, vado blaterando a destra e a manca Che schifo i poveri, ma io posso dato che rientro nella categoria "poveri" su cui il Pariolino lancia peste e corna, quindi sono autorizzata. Il ragionamento è un po' quello che faccio quando invesco contro mia madre: nessuno può la può insultare eccezion fatta che per la sottoscritta. Non so se sono stata chiara.
Con questo non voglio farvi intendere che io sia una piccola fiammiferaia senza scarpe e casa, e neanche che sia un'ingrata viziata che non si accontenta di quello che ha, no. Il fatto è che prendendo quattro autobus al giorno e standoci con il culo sopra più di due ore ogni mattina, posso ritenermi fiera di rientrare nella fascia di "poveri" chiacchierata dal Pariolino.
Che schifo i poveri io lo dico, è vero, ma lo direste anche voi se ogni sabato vi ubriacaste con il vinello rosato da due euro e cinquanta della Carfur. E' autoironia, fate i seri.
Avendovi reso partecipe della hit romana Che schifo i poveri immagino che riusciate da soli ad ipotizzare cosa mai potrebbe passare per la mente dei Pariolini se per caso o per sfortuna fossero costretti a discutere riguardo a Porta Portese, il più antico e grande e affollato mercato delle pulci di Roma.
Io non ci ero mai stata prima della scorsa settimana, perchè mia madre non è una Pariolina ma poco ci manca. 
Ho sempre avuto una passione per le cose vecchie: amo l'odore dei libri della biblioteca, le vecchie cianfrusaglie a casa delle nonne, i vestiti sui soppalchi che sanno di naftalina, le soffitte polverose. Porta Portese è una miscela di cantina della nonna a cui piace accumulare roba e della peggiore borgata cafona romana. 
Lasciando perdere le urla dei burini dietro alle bancarelle su cui non ho molto da aggiungere senza scivolare nel volgare, la scorsa domenica ho scoperto un mondo di abiti usati che mi ha stravolto l'esistenza: non credevo che davvero esistessero luoghi meravigliosi in cui è possibile pagare un abito da spiaggia cinquanta centesimi. 


Non ve ne fregherà decisamente un fico secco, ma ho troppa voglia di elencarvi le cose che ho comprato a Porta Portese.
-Una camicia di cotone a righe sottilissime bianche e nere
-Una giacca di jeans
-Una camicetta di cotone senza maniche bianca
-Una polo di cotone senza maniche nera
-Un vestito di cotone da spiaggia bianco e svolazzante 
-Una maglietta di cotone dell'Adidas per quando andrò a correre, se andrò mai a correre.
-Un crop top a righe bianche e rosse

Lo so che non è elegante dire il prezzo, ma lo dico lo stesso, perchè è un prezzo assurdo: tutto questo è costato quattro euro e cinquanta. 4,50 Euro.  Non so se avete capito bene, ve lo scrivo più grande: QUATTRO EURO E CINQUANTA CENTESIMI. 

Il mio entusiasmo è svanito non appena ho messo piede in casa ancora con l'euforia che mi dava alla testa: mia madre non ha potuto trattenersi dal commentare disgustata i miei acquisti pidocchiosi e strausatissimi. Ma questa è un'altra storia, una storia vecchia e noiosa.

Ludo.




You Might Also Like

5 commenti

  1. "Che schifo i poveri" è la frase in cui vengo taggato il più delle volte da chi sa che il mio tenore di vita mi permette determinati "lussi".
    Lussi che io non mi prendo, perché sono restio a spendere in frivolezze il denaro che potrei spendere per cose più importanti.
    Fra le frivolezze c'è anche il vestirsi in un certo modo: per vestire è raro che io spenda più di una decina d'euro per un capo e chi ha fatto spese con me lo sa.
    Ora io A-D-O-R-O il genere di posto che mi hai appena descritto. Quindi ti prego: dimmi dov'è, che io sono ignorante come una capra. Poi mi prenderò la briga di rimproverare chi di dovere, per non avermici mai portato.

    RispondiElimina
  2. Aspetta aspetta aspetta..! Sei di Roma è non hai mai sentito parlare di Porta Portese?? Ma quanto puoi essere Posh!?! (Io comunque ci vado dal lato del ministero dell'istruzione)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io di Roma?
      AH ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah.....no....
      Decisamente no...

      Ci sono solo passato volentieri

      Elimina
  3. Si conosco bene quella regola: "solo un membro della famiglia può parlare male della famiglia", vale lo stesso per me.
    Ogni tanto piace anche a me andare a fare un giro nei mercatini vintage, gli oggetti usati hanno un fascino tutto loro, ti viene da chiederti a chi sono appartenuti e qual'è la loro storia.

    PS. hai mai sentito parlare del mercato monti a roma? io lo sento spesso. forse potrebbe piacerti ;)

    RispondiElimina

Subscribe