Dove vanno le anitre quando il lago gela

aprile 26, 2015

Il libro che mia ha cambiato la vita l'ho cercato ma non esiste. Allora ho deciso di smettere di cercare e aspettare che venga da sé, senza fretta. 


The catcher in the rye mi ha spinta giù da un burrone la prima volta che l'ho letto. 
Non è stata una lettura intensa e violenta come con Il mio inverno a Zerolandia, o come con Harry Potter e i Doni della Morte, o come con Chaos, o con Il ragazzo da parete.
E' stata un'amicizia lenta, che non si è consumata in una notte sola.
Un legame simile l'ho avuto con Il quaderno di Maya, con L'eleganza del riccio, con Io sono di legno, con Alta fedeltà, ma a differenza di tutti questi Holden è sempre stato ciò che io sarei voluta essere; e in più era New York.
Con Holden non ci siamo presi da subito, abbiamo litigato per un po'. L'ho chiuso in fondo ad un cassetto, poi l'ho tirato fuori, l'ho iniziato in italiano, continuato in inglese, rimesso nel cassetto, l'ho scaricato in pdf, affittato in biblioteca, letto sulle poltrone delle librerie.
E' stato difficile, quasi quanto con Anna Karenina, meno straziante ma più autentico.




Citerò la frase di un libro che non ho letto, e di un film che non mi è piaciuto, la rubo perchè rende l'dea di come io e Holden ci siamo presi l'uno con l'altra:

"Mi sono innamorata di lui come quando ci si addormenta, piano piano e poi profondamente."


Ludo.

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6 commenti

  1. Salinger l'ho letto la prima volta in seconda liceo. E crescendo l'ho riletto più volte, ne scorgevo ogni volta nuove sfumature.

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  2. Io sono una di quelle che con Holden, ancora, non è riuscita a stringere amicizia.

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    1. Sono con Marevabbella! :)
      L'ho dovuto tradurre per un corso di traduzione che 'sto frequentando ed é abbastanza tosto :<

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    2. Lui è un così, non ha mezze misure. Bisogna litigarci per un po' e poi o lo si ama o lo si odia.

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