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Come i Rolling Stones hanno segnato in maniera indelebile la mia vita - Cronaca del più bel concerto di sempre
Ho usato un pennarello semi-indelebile per scrivermi Rolling Stones e Mick Jagger sulle cosce, a Marzo ho pianto le lacrime degli innocenti e supplicato le preghiere dei cattolici per convincere mio padre a comprarmi il biglietto del concerto che sarebbe stato in assoluto il migliore della mia vita, ho intasato il mio Ipod di tutte le loro canzoni che mi mancavano e ho riempito una bottiglia d'acqua gelida.
Il 22 giugno 2014, ve lo giuro, io c'ero.
Ero lì a cantare a squarcia cola Satisfaction , in compagnia della mia amica F. -quella snob ma simpatica- e con quattro ragazzi arrivati fin qui dall'Emilia Romagna -io e F. li avevamo adocchiati per bene visto che un di loro era di sicuro il fratello basso di Jared Leto e con molta casualità ci siamo posizionate proprio d'avanti a loro-. Erano increduli di essere riusciti ad abbordare due fighe -viva la modestia- proprio di Roma -"Oddio, ma siete di Roma Roma? Questa Roma qui? Questa con il Colosseo e la Fontana di Trevi?"-
Abbiamo bevuto con loro vino emiliano da una bottiglia di plastica e a turno ci hanno preso sulle spalle -Eh, sì ragazzi,sulle spalle proprio come succede nei film-
Cappellino -Il ragazzo che mi ha sollevato, di gran lunga il mio preferito, ma di cui purtroppo non ho capito bene il nome e lo identifico grazie al sue berretto- non si è limitato a prendere me -Ammetto di aver avuto un momento di imbarazzo mentre mi arrampicavo sulla sua schiena come una scimmia spastica- sulle spalle, ma si è caricato anche il fratellino tappo di Jared Leto -Per Zeus, che occhi che aveva!-, che come me e F., ha avuto la fortuna di scorgere qualcosa del maxi-schermo -individuare il palco si è dimostrata davvero un'utopia- solo quando è salito sulla groppa di Cappellino.
Alla fine del concerto, che davvero è stato qualcosa di epico, fantasmagorico, eccezionale, stupefacente, inaspettato, splendido, grandioso, monumentale ed eccentrico, mi è parso di ritrovarmi nella scena di World War Z quando gli Zombie si rovesciano uno sopra l'altro per scavalcare il muro che li divide dai vivi -Mancava Brad Pitt ed ero a posto-.
Vi abbandono con qualche fotografia scattata dal telefono -quindi venuta una schifezza- per farvi capire quanto davvero è stata figa questa giornata.
Se siete stati al concerto battetemi un colpo nei commenti perchè magari siete gli emiliani con cui ho stretto amicizia e di cui non mi ricordo nessun nome oltre a "Fratellino tappo di Jared Leto" e "Cappellino".
Le mie gambe che sono state fotografate da un mega-fan dei Rolling Stones come ricordo del 14OnFireTour a Roma. |
La foto che ho scattato per non perdere la speranza dopo cinque ore d'attesa sotto il sole e nessun segno di Mick o di altri. |
Mick che mi saluta dal palco e mi invita a salire: peccato che sono timida e ho rifiutato. |
Oltre quelle manie quelle teste, lì da qualche parte, c'erano i Rolling Stones. Almeno così mi avevano detto. |
Foto scattata dalle spalle di Cappellino. |
Anche questa è merito della schiena di Cappellino. |
Circo Massimo che vomita persone. |
Molte persone. |
Se siete stati al concerto battetemi un colpo nei commenti perchè magari siete gli emiliani con cui ho stretto amicizia e di cui non mi ricordo nessun nome oltre a "Fratellino tappo di Jared Leto" e "Cappellino".
Se non siete stati al concerto potete rosicare nei commenti e farmi sentire una donna -ragazzina, meglio- molto fortunata.
Ludo.